Bologna, 01 agosto –
Carico di fascino a palmares, con la smania del pokerista che chiede subito un nuovo mazzo per ridare le carte, Will Clyburn è il colpo dell’estate bianconera.
Nel recente passato non è il primo con cotanto pedigree a solcare Casa Virtus e come altri è pronto ad alzarci la voce. Un senso, un´identità che fa sì che, quando conterà, sia lui uno di quelli dentro a giocarsela. Uno di quelli giusti, dunque, scelti bene, in un gruppo che potrà affiancargli altri importanti direttori d’orchestra.
A Bologna il talento di Detroit ritroverà tante vecchie conoscenze, su tutti Hackett e Shengelia, con cui al CSKA fece faville e chissà quali altri pretoriani per costruire una letteratura, a partire magari dagli stessi Zizic e Polonara, compagni di squadra all’Efes Istanbul.
Già MVP delle Final Four di Eurolega, nell’ultimo anno tra stagione regolare e Play-In ha viaggiato a 13.3 punti, 2 assist e 4.6 rimbalzi. Utile sugli scarichi, abile nelle iniziative individuali così come negli isolamenti sul quarto di campo, da ala piccola di 201 centimetri può anche giocare in post basso o colpire da lontano con percentuali da esterno puro e, se serve, portare palla: il classico elemento che può stare sia nel sistema che nell’attacco libero.
Le annate a Istanbul lo hanno visto spesso azzannare il cambio sul perimetro, offrendo una valida alternativa ad altre bocche da fuoco, con forza e capacità nell’andare e concludere sul contatto.
Difensivamente non è raro poi vederlo su un esterno o su un “quattro” e talvolta pure, allo scadere del cronometro, cambiare sul “cinque”.