Bologna, 04 marzo –

Aspettando Napoli e le sue curiosità post mercato, la Segafredo troverà una squadra non troppo in salute (una vittoria nelle ultime sette) che sta meglio in casa (5-4) e si misura peggio in trasferta (3-6).

Il playbook che assegna i ruoli dei duellanti conta soprattutto, per risorgere, nei fasti di Jason Rich, prima della pausa ancora non al meglio per non privare i biancazzurri di un riferimento da 12.8 punti, 3.8 assist e 26.9 minuti. Le sue doti di atletismo e una buona mano da tre (42.9%) ne fanno un giocatore diverso da quello che ha chiuso 0/10 al tiro nell’ultima sconfitta interna al PalaBarbuto (76-81) contro l’Umana Reyer Venezia, con la Gevi al 25% da tre, al 48 da due e 10 palle perse. L’assenza di Rich è coincisa col carico di responsabilità verso Jordan Parks, esploso nelle ultime settimane (il migliore un po’ ovunque con 16.1 punti, 7.6 rimbalzi e 29.5 minuti), favorendo pure esperienza ed estro del funambolico play Jeremy Pargo (3,7 assist) e all’impatto fisico in area di Reggie Lynch, uno dei migliori stoppatori del campionato (1.8 a serata). I garretti di Markis McDuffie (ala da 13 punti e 4,4 rimbalzi) sono l’altro grimaldello per impilare mattoni dove Napoli ha il quinto miglior attacco del campionato (82.3 punti). Preso atto delle attuali difficoltà in area, settore dove la Gevi resta comunque terza in A (37.7 carambole a gara) ma orfano da mesi di Frank Elegar, con rendimenti altalenanti da Andrea Zerini ed Eric Lombardi e qualche prova grigia di Reggie Lynch, Sacripanti vorrà capire l’effetto che fa con Leonardo Totè (9.7 punti e 4.3 rimbalzi in stagione alla Fortitudo). Se poi serve un test di livello alto, la Segafredo, prima in Italia a rimbalzo, è il massimo. Si cercheranno infine verifiche tecniche, ma pure di status, con Luca Vitali in regia da poche settimane, trave d’esperienza nel classico asse play-pivot.